Confraternita Maria SS. Addolorata - Valenzano (Ba): 2012

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale!

Fraternamente vi auguriamo un Santo Natale e auspichiamo un 2013 di gioia e solidarietà.

sabato 8 dicembre 2012

Solenne Settenario in onore di Maria SS. Addolorata

Si è tenuto, lo scorso Novembre, il Solenne Settenario in onore di Maria SS. Addolorata. Dal 14 al 20 Novembre, dopo la S. Messa delle ore 18:30, la Confraternita ha celebrato il pio esercizio come da tradizione.
Quest'anno sono stati inseriti, inoltre, alcuni appuntamenti di carattere culturale, artistico e religioso, in particolare:

Il giorno 15 Novembre la dott.ssa Patrizia Labianca è intervenuta per illustrare l'antico abito dell'Addolorata, conservato nella Chiesa Matrice di San Rocco e delle tecniche che occorrerebbe seguire nell'ipotesi di un restauro di tipo conservativo;

Il giorno 16 Novembre il dott. Franco Stanzione, ex Priore dell'Arciconfraternita della Morte di Molfetta (Ba), e profondo cultore dei riti della Settimana Santa, è intervenuto raccontando, con diapositive illustrative, il culto dei dolori di Maria nella sua Molfetta.

Il giorno 17 Novembre. per la serie di incontri di cultura cristiana "In Christi Nomine", il dott. Salvatore Camposeo è intervenuto raccontando e mostrando alcune diapositive, il culto dell'Addolorata a Valenzano.

Il giorno 18 Novembre, il cav. Antonello Papalia, Priore dell'Arciconfraternita del Carmine di Taranto, è intervenuto raccontando il ruolo delle Confraternite, in particolar modo quella del Carmine all'interno del tessuto sociale e parrocchiale della sua città.

Il giorno 19 Novembre si sarebbe dovuto tenere un incontro sulla storia della Confraternita da parte del Priore Davide Grimaldi, ma a causa di alcuni problemi logistici si è deciso di rimandarla alla prima occasione utile.

La locandina del Settenario di Novembre

domenica 7 ottobre 2012

Le feste di Valenzano nell'anno 1947

Da una lettera datata 31 Gennaio 1947 possiamo risalire alla totalità delle feste che si svolgevano in Valenzano, curate dalla Chiesa Matrice di San Rocco, con tanto di firma dell'Arciprete Michele Lucente.

Lettera con l'elenco delle feste con processioni del 1947, indirizzata alla Curia Arcivescovile.

Si trattavano, in pratica di:

San Giuseppe, il 19 Marzo;
M. SS. Addolorata, nel giorno dei dolori di Maria (Venerdì della Desolata);
Venerdì Santo, processione dei Misteri della Passione;
Sant'Antonio, il 13 Giugno;
S. Cuore di Gesù, il 29 Giugno;
M. SS. del Carmine, il 16 Luglio;
S. Rocco, Protettore, il 16 Agosto;
M. SS. del Rosario, la prima Domenica di Ottobre;
M. SS. Addolorata, il 21 Novembre;
S. Lucia, il 13 Dicembre.

Sfortunatamente ora molte di queste feste sono state abolite per diversi e strani motivi. E con esse si è perso uno spaccato della vita del paese che difficilmente potrà ritornare. Peccato!

venerdì 28 settembre 2012

I due augusti comprensori

Da una richiesta dell'anno 1913 è possibile risalire ad un'occasione in cui veniva festeggiata la Madonna Addolorata oltre, ed è questa la straordinaria scoperta, a San Michele Arcangelo.
Le feste (probabilmente l'Addolorata festeggiata il 28 Settembre e San Michele Arcangelo il 29 Settembre) erano a cura della Confraternita, anche in considerazione delle richieste, firmate dall'allora Priore (presidente della deputazione per la festa) Paolo Stella. Le due feste prevedevano Funzioni e Messe solenni, oltre alle processioni con accompagnamento di banda musicale.
Il San Michele menzionato è senza ombra di dubbio la scultura realizzata dal maestro cartapestaio Nicola Depandis e che attualmente si trova in una nicchia nel coro, dietro l'altare maggiore della Chiesa di San Rocco.
Segue la foto della richiesta, con l'approvazione della Curia Arcivescovile di Bari, per l'anno 1913 e la debita trascrizione:

Richiesta per le feste del 28 e 29 Settembre

"Valenzano 27 Settembre 1913
A Sua Ecc.za Revma Mons. D. Giulio Vaccaro - Arcivescovo di Bari

Ecc.za Rev.ma
Dovendosi nei giorni 28 e 29 Settembre del corrente mese di Settembre festeggiare la SS.ma Vergine Addolorata e l'Arcangelo S. Michele, il sottoscritto presidente per la deputazione della festa suddetta, umilia a V.E.R. [Vostra Eccellenza Reverendissima, ndA] colla preghiera a che voglia concedere pei detti giorni il permesso per la processione de' due augusti comprensori.
Sicuro della grazia si prosta al bacio del sacro anello di S.E.R. [Sua Eccellenza Reverendissima, ndA].

umil.mo servo
Paolo Stella.

Visto
per la verità dell'esposto
L'Arciprete
Daniele Ventrella"

venerdì 21 settembre 2012

Le ultime parole di Gesù in Croce

Le sette parole di Gesù sulla Croce

1^ Parola: PADRE, PERDONA LORO PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO.

"Giunti a un luogo detto Gólgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele, ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: "Questi è Gesù, il re dei Giudei"(Mt 27,33-37). E Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34).

Dopo aver detto, con lacrime e sudore di sangue, il suo sì al Padre nel Getsemani ed essere stato condannato ingiustamente, Gesù sale il Calvario. Porta sulle sue spalle non tanto una croce di legno quanto l’umanità, che è venuto a salvare. Sulla croce Gesù non muore condannando o imprecando: perdona chi lo uccide e prega per loro.

SILENZIO

Quando ci dimentichiamo di che cosa significa amare, pietà Signore.
Quando non siamo disponibili alla solidarietà, pietà Signore.
Quando ci pesa la tua volontà, pietà Signore.

CANTO

2^ parola: OGGI SARAI CON ME IN PARADISO.

Dal Vangelo secondo Luca: (Lc 23,39-43)

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava.”Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi”. Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male. E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso”.

Stai per morire, e ti preoccupi di un criminale. Morendo ti dai ancora pensiero delle anime. Cuore pieno di misericordia! Un delinquente ti prega di un ricordo e tu gli prometti il Paradiso. Una vita di peccati è trasformata dall’incontro con il tuo amore. Così il ladrone entra con te nel Paradiso.

SILENZIO

CANTO

3^ parola: DONNA ECCO TUO FIGLIO. FIGLIO ECCO TUA MADRE.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 19,17-27)

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca (…) Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Sulla vetta del Golgota verso sera spiccano soltanto tre esili figure: Gesù agonizzante, la Madre e Giovanni. Gesù ha dato tutto se stesso per noi nel corso della sua vita. Alla fine gli hanno tolto anche la sua veste. Cosa gli rimane ancora? Gli resta solo sua Madre, e Gesù ci dona anche Lei. Sotto la croce Maria diventa madre di tutta l’umanità.

SILENZIO

AVE MARIA….

CANTO

4^ parola: DIO MIO, DIO MIO, PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?

Dal Vangelo secondo Marco: (Mc. 15,33-34)

Venuto mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: “Eloì, Eloì, lema sabactàni?” che significa: ”Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

Gesù agonizzante sulla croce recita un salmo, che comincia con le parole “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato”. Nella prova più dura, il Figlio di Dio prega e nella preghiera trova conforto, trova il Padre. E insegna anche a noi, nelle nostre difficoltà, a pregare. A cercare il Signore, prima che la soluzione del problema, nella preghiera.

SILENZIO

CANTO

5^ parola: HO SETE.

Dal Vangelo secondo Giovanni: (Gv. 19,28-29)

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura:”Ho sete”. Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero per ciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.

Di che cosa ha sete Gesù? Di acqua, certo, nell’arsura che lo tormenta. Ma nel suo cuore, nella sua anima, di cosa ha sete il Figlio di Dio? Lì c’è una sete molto più acuta e struggente che non si è ancora placata. Egli ci ama e ha sete dell’amore di ognuno di noi. e questa sete non si placa finché non lo ricambiamo.

SILENZIO

Per i fratelli che vivono in zona di guerra, Signore rendici assetati di pace.
Per chi è defraudato della propria dignità, Signore rendici assetati di pace.
Per chi è facile al disimpegno e. alla violenza, Signore rendici assetati di pace.

CANTO

6^ parola: TUTTO E’ COMPIUTO.

Dal Vangelo secondo Giovanni: (Gv. 19,30)

Dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: ”Tutto è compiuto!”.

Tutto è compiuto. Ciò che è iniziato con l’Annunciazione e con la povertà di Betlemme si compie sul Calvario. Gesù appare un fallito ma in realtà, questa è l’ora in cui può dire al Padre: “ho portato a compimento la missione che mi hai affidato». Per questo amore obbediente si compie la nostra salvezza.

SILENZIO

CANTO

7^ parola:PADRE NELLE TUE MANI AFFIDO IL MIO SPIRITO.

Dal Vangelo secondo Luca: (Lc. 23,44-46)

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: ”Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
CI SI INGINOCCHIA.

La Passione di Gesù non si conclude con un «perché» rivolto a Dio. Gesù muore abbandonandosi fiduciosamente nelle mani del Padre. Insieme alle donne, anche noi continuiamo a sostare presso la croce e il sepolcro, sicuri che Gesù, l’Amore è il più forte e ha vinto. Anche noi pregustiamo l’alba radiosa della Risurrezione.

SILENZIO

CANTO

PREGHIAMO INSIEME:

O Dio, dammi l'amore per eccellenza, l'amore per la croce: non di quelle croci eroiche, il cui splendore potrebbe nutrire il mio amor proprio, ma di quelle croci volgari che, purtroppo, portiamo con tanta ripugnanza, di quelle croci d’ogni giorno, di cui la vita è seminata e che s'incontrano per strada ad ogni ora: nella contraddizione, nell'oblio, nell'insuccesso, nei falsi giudizi, nelle contrarietà; nella freddezza, nella vivacità degli uni, nei rifiuti e nei disprezzi degli altri; nelle infermità del corpo, nelle tenebre della mente, nel silenzio e nell'aridità del cuore. Allora saprai che ti amo, benché non lo sappia o lo senta io stesso: e ciò mi basta. Amen.
SILENZIO

ADORAZIONE DELLA CROCE

CANTO FINALE