lunedì 3 settembre 2012

Il Culto dell'Addolorata a Valenzano


A Valenzano, come tra l'altro in altre località del Sud Italia, il culto dell'Addolorata iniziò a propagarsi e a diffondersi quasi certamente con l'istituzione della Processione dei Misteri, nel 1675.

Documento di approvazione per la Processione dei Misteri del Venerdì Santo a Valenzano - 10 Aprile 1675


Nel corso del secolo successivo la Processione del Venerdì Santo si consolidò e vide aggiungersi alle statue dei Misteri quella dell’Addolorata. La statua che noi oggi veneriamo ed ammiriamo della Vergine dei Dolori, nella Chiesa Matrice di San Rocco, è un mezzo busto ligneo, ma non è stata ancora datata.
Tuttavia la presenza dello splendido spadino che le trafigge il cuore, in lamina d’argento sbalzata ed in puro stile rococò, sicuramente attesta la presenza di un simulacro dell’Addolorata già nel XVIII secolo.

L'Addolorata sul baldacchino durante la Settimana Santa 2011

Nel 1814, papa Pio VII (1800-1823) istituì ufficialmente nel calendario liturgico la festività della Vergine Addolorata il 15 settembre, estendendo così la devozione anche oltre i riti della Settimana Santa, ai quali il culto era rimasto fino ad allora unito.

Le volontà della Santa Sede, che ai primi decenni del 1800 si andavano in tal modo manifestando, si realizzarono ben presto a Valenzano e le nuove efficaci artefici di questo culto mariano, dopo i Frati Minori, furono le Monache Benedettine: queste sopportarono la spesa di un ducato e venti carlini per la “Festa della Vergine SS. dell’Addolorata” e di altri venti carlini per la banda; era il 30 ottobre 1833 e Badessa del Monastero di Santa Maria di Loreto la rev. donna Maria Teresa Severini (1820-1835 circa). Il Capitolo Parrocchiale di San Rocco non poté rimanere fermo davanti a tanta affezione verso la Vergine Dolorosa, sicché il 26 novembre 1848 fu celebrata la festività dell’Addolorata, dopo che l’arciprete don Angelo Franchini (1840-1894) ne aveva ottenuto l’autorizzazione dall’Intendente di Terra di Bari e dal Vicario Generale diocesano, don Michele Garruba, il 15 novembre dello stesso anno. In questo clima di profonda e diffusa devozione l’Addolorata divenne Compatrona di Valenzano assieme a San Rocco. La Giunta Municipale, guidata da sindaco Gaetano Squicciarini (1860-1865), sancì definitivamente il culto patronale con il finanziamento delle spese necessarie “per sollennizzare la Festa dell’Addolorata”, così come appare in una delibera del 7 dicembre 1862. Il Capitolo Parrocchiale aveva fissato, nella conclusione del 4 luglio 1865, addirittura una penale di sei carlini per i sacerdoti che fossero mancati alle processioni del Protettore San Rocco e dell’Addolorata, ormai accomunati alla generale venerazione dei valenzanesi.

L’attaccamento filiale alla Vergine Santissima è testimoniato in altri documenti dell’epoca. Il 17 marzo 1871, il sindaco Francesco de Toma (1870-1872) chiese l’autorizzazione all’arcivescovo mons. Francesco Pedicini (1858-1885) di “onorare la SS.ma Madre de’ Dolori con delle funzioni in chiesa e con delle processioni, visto un caldo fervore ed una incomprensibile divozione…pel perdono ed intercessione dei peccati”. Il culto popolare ottocentesco si manifestò con offerta di doni e di ex-voto, alcuni dei quali sono giunti ai nostri giorni. Il corredo della sacra immagine dell’Addolorata si arricchì di un secondo spadino da processione, più piccolo e più sobrio del precedente, in argento fuso, e di una notevole corona da altare in argento, bagnata in oro ed impreziosita con gemme preziose. Si conserva, infine, una piccola tela ex-voto raffigurante un “miracolo di Maria SS.ma Addolorata ad Antonio Rogondino”, salvato dalla caduta da un’alta finestra per intercessione della Vergine, che gli appare mentre termina la sua caduta in una caldaia, sano e riconoscente.

Il Medaglione storico raffigurante la Virgo Dolorosa, indossato da una consorella. (Foto Francesco Borgese)

Il culmine della devozione fu raggiunto con la fondazione della Confraternita a Lei dedicata, la “Pia Unione di Confratelli e Consorelle sotto il titolo di Maria Santissima Addolorata”, approvata il 27 aprile 1888 dall’arcivescovo mons. Ernesto Mazzella (1887-1897).
La Confraternita faceva celebrare un Settenario ed una Messa cantata in occasione di ciascuna delle due festività annuali dell’Addolorata: il 15 settembre ed il 21 novembre (festa dei Dolori di Maria). Il culto seguitò a fervere anche nei decenni successivi: negli anni 1911-1914 si celebrarono le festività dell’Addolorata nei mesi di settembre e novembre, con la debita autorizzazione dell’arcivescovo mons. Giulio Vaccaro (1898-1924); è ora il Priore della Confraternita che, con il visto dell’arciprete don Daniele Ventrella (1894-1917), si fa promotore dei festeggiamenti verso “la Protettrice Maria SS.ma Addolorata con funzioni religiose, messa solenne e processione pel paese con accompagnamento di banda musicale”.

L'Addolorata, esposta durante il Settenario in preparazione alla festa del 21 Novembre 2011. (Foto Giuseppe Roppo)


Oggi il culto verso l'Addolorata è relegato quasi esclusivamente ai riti della Settimana Santa, nonostante la Confraternita, sotto una nuova spinta propositiva, continua a far celebrare la festività dell'Addolorata e la Santa Messa in suffragio dei confratelli e delle consorelle defunte, il 15 Settembre.



Fonte: Bollettino Parrocchiale del Dicembre 2001.

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